Dove c'è musica di devozione, Dio è sempre a portata di mano con la sua presenza gentile (J. S. Bach)
Viaggio al centro della fuga - Johann Sebastian Bach: fuga in mi minore BWV 548
U n a n e l l o d i c o l l e g a m e n t o f r a
D. B u x t e h u d e e J. S. B a c h
È stata esaminata la Fantasia e Fuga in do minore BWV 537, appartenente al periodo di Weimar, perché, oltre alla BWV 548, è l’unica delle fughe per organo dove Bach usa la tecnica del ritornello.
È nota attraverso una delle raccolte manoscritte di Johann Ludwig Krebs dove è riportata con l’espressione finale "Soli Deo Gloria", seguita dalla data "d. 10 Januarij 1751" (dunque, meno di sei mesi dopo la morte di Bach): il termine fantasia è senza dubbio più appropriato di quello di preludio, con il quale la composizione è talvolta designata, poiché si tratta non di una libera maniera, ma di un episodio a carattere strettamente imitativo, non lontano da certe fantasie di Pachelbel (ad esempio, la Fantasia in sol minore).
Ha la stessa struttura dei praeludia di Buxtehude, cioè senza soluzione di continuità; infatti, nonostante la doppia barra di separazione, la Fantasia termina con una cadenza sospesa alla dominante che chiama la risoluzione al soggetto seguente in do minore:
I successivi Preludi e fuga di Bach non adotteranno più questa tecnica tipicamente buxtehudiana, ad indicare la maturità rispetto al predecessore.
Nella prima sezione A abbiamo otto entrate del tema, fino alla battuta 57; da qui inizia la porzione centrale B (fino a battuta 104) che utilizza un altro soggetto, di carattere spiccatamente cromatico a valori larghi, contrappuntato incessantemente da valori in ottavi.
La composizione assume quindi il carattere di una vera e propria doppia fuga, così come è riportato nel Dizionario "The new Grove".
Alla battuta 104 inizia il ritornello (sezione A’) che, però, non è la ripetizione integrale della sezione A, come si potrà verificare più avanti nell’analisi della fuga BWV 548, ma risulta circoscritto alle battute 4-28 della stessa sezione:
Il ritornello inizia non col soggetto ma con la risposta alla voce di soprano, ed è logicamente integrato e completato da altri contrappunti e terminato dalle tre battute conclusive in cadenza.