Paolo Puliti organista

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Dove c'è musica di devozione, Dio è sempre a portata di mano con la sua presenza gentile  (J. S. Bach)

I contenuti di questa pagina sono stati scritti appositamente per me dal carissimo e indimenticabile amico
Gualtiero Sollazzi che è tornato al Padre il 18 luglio 2018

Zaccheo

Il Vangelo (Lc. 19, 1-10)


1 Entrò nella città di Gerico e la stava attraversando, 2quand'ecco un uomo, di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, 3cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. 4Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là.  

Zaccheo: un personaggio da scoprire.
E’ un esattore delle tasse, capo dei pubblicani, razza odiata, e ricco.
E’ un peccatore da evitare, da condannare.
La pensano così i caporioni, i benpensanti.
Ma non la pensa così Gesù.

5Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua».  6Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. 7Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!». 8Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto».  9Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch'egli è figlio di Abramo.  10Il Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».



Zaccheo "cercava di vedere Gesù"
Ancora il verbo "cercare". Non è curiosità ma desiderio. Questo desiderio, lo salverà.

Gesù entra in Gerico
Si pensa a una città, a delle case a delle strade. Dio non è chissà dove.
Quante volte troviamo Gesù sulle strade. Anche questa volta.

E’ piccolo,
e approfitta di  un sicomoro, albero che appartiene alla famiglia dei fichi.
Nella Bibbia, stare sotto il fico significa essere alla ricerca della verità.  
Zaccheo vuol proprio cercare: che dovrebbe essere l’atteggiamento del cristiano.
"Tu sei quello che cerchi" è stato detto. Tutti noi siamo ‘bassi di statura’ e dobbiamo essere attraversati sempre dal desiderio di cercare Gesù.
Il Salmo 26, al verso n. 8 ce lo dice chiaramente:
Di te ha detto il mio cuore: Cercate il suo volto, cerco il tuo volto Signore.

Vedere
Può essere curiosità può essere una sete.
L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente. [...] canta un altro Salmo (41, 2).
Le folle che seguivano Gesù, erano forse prese da curiosità. Prese da facili entusiasmi, seguiti poi dal "togli di mezzo Costui e  liberaci Barabba".
Noi siamo chiamati a ‘cercare’ il Gesù dei Vangeli, Gesù nella Liturgia celebrata, nei poveri. E lo troveremo.

Alzò lo sguardo
Gesù cerca Zaccheo. Lo sguardo di Gesù è solo sguardo di amore. Zaccheo che cerca, si accorge di essere cercato.
E’ lo stile di Gesù.
Ecco: sto alla porta e busso [...], si legge nell’Apocalisse (3, 20).
Gesù ha occhi per Zaccheo, ha occhi per me, per te.
Grazia delle grazie è che tu sei cercato dal Signore.


Devo fermarmi a casa tua
Notare il verbo 'devo': è un bisogno di amore.
C’è voglia di misericordia e perdono.
Pensiamo un attimo alla sorpresa e alla felicità di Zaccheo.



C’è un "ma":
la folla non gioisce, ma critica con ferocia spietata. "
E’ entrato in casa di un peccatore". E va notato il "Tutti". Non ce n’è uno che voglia comprendere.

Gesù non si tira indietro, non è un opportunista. Anzi fa una dichiarazione stupenda, commovente: "Oggi la salvezza è entrata in questa casa" E fatela finita, sembra che dica Gesù, di considerarvi solo voi "Figli di Abramo" perché "anch’egli è figlio di Abramo…"
E afferma per tutti e per sempre: "
Il Figlio dell’uomo è venuto a cercare  e a salvare ciò che era perduto".

Una scoperta di amore totale, universale. Sembra per i benpensanti che Gesù abbia sbagliato casa, una casa dove non avrebbe dovuto andare. Invece, quella casa del peccatore, da’ a Gesù l’occasione di annunciare un Vangelo di amore e misericordia.
Ecco perché nella liturgia della Dedicazione delle Chiese, si fa leggere questo brano di vangelo. Nell’edificio che diventa chiesa consacrata, l’annuncio primo deve essere che Dio vuol essere per tutti il Dio che visita, abbraccia, perdona.

Il risultato dell’incontro fra Gesù e Zaccheo, è commovente: "Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto". Siamo alla conversione. L’incontro con Gesù ha cambiato la vita di Zaccheo.  Quando alla sera Zaccheo avrà chiusa la porta di casa, gli sarà venuta alla mente il brano della preghiera del libro della Sapienza (11, 23):
Hai compassione di tutti, perché tutto Tu puoi,
non guardi ai peccati degli uomini,
in vista del pentimento.


Preghiamo

Gualtiero Sollazzi

Santa Maria, donna accogliente,

aiutaci ad accogliere la Parola
nell’intimo del cuore.
A capire, cioè, come hai saputo fare tu,
le irruzioni di Dio nella nostra vita.

Egli non bussa alla porta per intimarci lo sfratto,
ma per riempire di luce la nostra solitudine.
Non entra in casa per metterci le manette,
ma per restituirci il gusto della vera libertà.

Facci comprendere che Dio,
se ci guasta i progetti,
non ci rovina la festa;
se disturba i nostri sonni,
non ci toglie la pace.
E una volta che l’avremo accolto nel cuore,
anche il nostro corpo brillerà di luce.

(donTonino Bello)

Webmaster: Paolo Puliti Collaborazione: Federica Frediani
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