Dove c'è musica di devozione, Dio è sempre a portata di mano con la sua presenza gentile (J. S. Bach)
Johann Sebastian Bach:
Preludi ai Corali del Weihnahtsfestkreis BWV 599-612 dall'Orgelbüchlein
Jesu, meine Freude, BWV 610
Il testo originale è stato scritto da Johann Franck nel 1650, un autore che ha avuto grande influenza sulla spiritualità dell'epoca bachiana ed in particolare su Bach stesso:
Jesu, meine Freude, |
Gesù, mia gioia, |
È la parafrasi del salmo 73 che scaturisce dalla vita vissuta del suo autore. Vuole essere una poesia istruttiva con cui il salmista intende illuminare il cammino dei fedeli di Dio che si trovano in tentazioni simili alle sue. In questo cammino di sofferenza il salmo conclude affermando: "Il mio bene è stare vicino a Dio: nel Signore Dio ho posto il mio rifugio, per narrare tutte le tue opere presso le porte della città di Sion".
Se si analizza il testo, non sembra che questo corale abbia caratteristiche tali da giustificarne l’inserimento nel Weihnachtsfestkreis cioè il tempo del Natale. Dal momento che i precedenti corali hanno descritto la venuta del Redentore e ne hanno cantato le lodi, Jesu, meine Freude rappresenta un momento di sosta per meditare su ciò che è stato narrato ed aumentare la consapevolezza del cristiano che l’unica consolazione alle tribolazioni umane va ritrovata nel Signore.
La melodia è stata composta da Johann Crüger nel 1635:
Il riferimento a Gesù è costante in tutta l’elaborazione di Bach. Alla battuta n. 5 troviamo un ornamento utilizzato in tutta la composizione corrispondente alla sillaba Je di Jesu:
Lo troviamo al pedale nelle seguenti battute:
n.1
n.3
n.5
n.7
n.9
L'indicazione Largo, infine, il tempo più lento indicato da Bach, unito al complessivo carattere meditativo, conferma, come già espresso, che la ricerca di Gesù, mia gioia è faticosa e passa anche attraverso prove talvolta molto dure.
Un’altra elaborazione organistica di questo corale è la Fantasia super Jesu, meine Freude BWV 713, fantasia manualiter della raccolta Kirnberger.