11 gennaio 2009 - Copia - Paolo Puliti organista

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Il Vangelo

11 gennaio 2009

Battesimo del Signore


- anno B -



Mc 1,7-11
Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento.

+ In quel tempo, Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».
Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».


Scende nell'acqua come uno fra i tanti. Su Lui si aprono i cieli.
Giovanni il battezzatore, intimamente illuminato, riconosce il Messia aspettato.
Chissà la  gioia per il "Desiderato dalle genti", l'Atteso dal popolo dell'alleanza.
Gli aveva "preparato la via" nel suo predicare sulla riva del fiume; si era proclamato indegno di allacciargli i calzari; lo indicò "Agnello che toglie il peccato del mondo".   Oggi la Chiesa fa memoria di questo evento: non per  solo ricordo storico ma perché ravvivi la coscienza battesimale di  tutti i suoi figli.
Il battesimo di Gesù segna l'inizio del suo predicare il Regno di Dio, per annunciare ai poveri un lieto  messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione,  e ai ciechi la vista;  per rimettere in libertà gli oppressi…
Ma è segno, anche, del battesimo "in Spirito santo e fuoco": il nostro Battesimo.
Non nasce da un fiume ma da una Croce, dal quel costato squarciato da cui "uscì sangue e acqua". Il sangue dell'Eucarestia, l'acqua del Battesimo.
Rende vera la visione del profeta: "Ho visto acqua uscire dal lato destro del tempio". Un'acqua che fa salvi coloro che ne berranno.
Il Tempio unico  è il Cristo, è da  Lui che sgorga  l'acqua di salvezza che sazia per sempre ogni sete.
Il Battesimo: un sacramento di vita, che risponde alla nostra sete di Dio e rende capaci di vedere, un giorno, il suo Volto.
Un evento impensabile:  ci fa figli nel Figlio.
C'è il rischio dell'abitudine per questo segno grande.
La perdita dello stupore, della lode e della gratitudine è sempre sulla soglia.
Eppure il Battesimo è il passare da morte a vita.
Attualizza la profezia: "coloro che camminavano nelle tenebre, videro una grande Luce".
In chi viene battezzato fa irruzione la Trinità Santa.
Un'irruzione di amore totale, di presenza ineffabile, che trasforma la persona in  abitazione santa e immacolata. Si diventa tempio di Dio.
Paolo ce lo ricorda: "non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? … Santo è il tempio di Dio, che siete voi".
Un padre, dopo il battesimo del suo bimbo, cominciò a baciarlo sul petto.
Ma cosa fai? fu la domanda piena di curiosità da parte di alcuni. "Adoro la SS. Trinità che è venuta ad abitare in lui!" fu la  risposta.
Guardo un bambino battezzato: in quel piccolo essere risplende, misteriosa, la grandezza e la bellezza di Dio.
C'è davvero da cantare al Signore: "noi ti rendiamo grazie, o Dio, ti rendiamo grazie: raccontiamo le tue meraviglie".



Gualtiero Sollazzi


Webmaster: Paolo Puliti Collaborazione: Federica Frediani
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