Luca IV - Paolo Puliti organista

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Dove c'è musica di devozione, Dio è sempre a portata di mano con la sua presenza gentile  (J. S. Bach)

I contenuti di questa pagina sono stati scritti appositamente per me dal carissimo e indimenticabile amico
Gualtiero Sollazzi che è tornato al Padre il 18 luglio 2018

La misericordia in Luca

Il Vangelo di Luca è il Vangelo che più di ogni altro narra la misericordia del Signore.


Dante, e lo abbiamo già sottolineato, parla di Luca come “lo scrittore della misericordia di Cristo.”  


In un mondo sempre portato alla violenza, al rancore, alla vendetta, ieri come oggi, è importante raccogliere il messaggio di misericordia che ci viene da questo straordinario Vangelo.

L'esempio del Padre

Gesù presenta il Padre come Dio di misericordia.

Al cap. 6, versetto 36, afferma:

"Siate misericordiosi,
com’è misericordioso il Padre del cielo”.



I nemici

Luca sintetizza il messaggio centrale sull’amore nel suo Vangelo, sull’amore ricco di misericordia verso i nemici.

Leggiamo i versetti 27-36, dal cap.6:

Ma a voi che ascoltate, io dico:
"Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano,  benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano.  A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l’altra; a chi ti leva il mantello, non rifiutare la tunica.  Dá a chiunque ti chiede; e a chi prende del tuo, non richiederlo.  Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro.  Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso.  E se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso.  E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, che merito ne avrete? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il vostro premio sarà grande e sarete figli dell’Altissimo; perché egli è benevolo verso gl’ingrati e i malvagi."


Le parabole

Sono stupende!
Basti ricordare la parabola della ‘pecorella smarrita’ , con la bellissima conclusione:”
Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora che era perduta.Così, vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione
.”

E poi, soprattutto quella del ‘Padre misericordioso’.

Leggiamola, per scoprire una volta per tutte, qual è il vero Volto di Dio.

Luca 15, 11-32

Disse ancora Gesù:
"Un uomo aveva due figli.
Il più giovane disse al padre: Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta. E il padre divise tra loro le sostanze.
Dopo non molti giorni, il figlio più giovane, raccolte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto.
Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno.
Allora andò e si mise a servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei campi a pascolare i porci.

Avrebbe voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma nessuno gliene dava.
Allora rientrò in se stesso e disse: Quanti salariati in casa di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame!
Mi leverò e andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te;
non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni.
Partì e si incamminò verso suo padre. Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò.
Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio.

Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l'anello al dito e i calzari ai piedi.
Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa,
perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato. E cominciarono a far festa.
Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze;
chiamò un servo e gli domandò che cosa fosse tutto ciò.
Il servo gli rispose: E` tornato tuo fratello e il padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo.
Egli si arrabbiò, e non voleva entrare. Il padre allora uscì a pregarlo.
Ma lui rispose a suo padre: Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai trasgredito un tuo comando, e tu non mi hai dato mai un capretto per far festa con i miei amici.
Ma ora che questo tuo figlio che ha divorato i tuoi averi con le prostitute è tornato, per lui hai ammazzato il vitello grasso.
Gli rispose il padre: Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo;
ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato".


Una misericordia per tutti, specialmente per i peccatori

La misericordia del Signore è verso coloro che il mondo disprezza e abbandona. Ma è commovente quella per i peccatori.  Pensiamo alla ‘gioia in cielo per un peccatore che si pente…’

La misericordia porta a conversione. La scoperta di un amore, porta a ricambiare di cuore quell’amore. Ecco  perché la Chiesa ci fa esclamare:
“Canterò senza fine la bontà del Signore”.
E con la Vergine ci fa proclamare:
di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono…”

Gualtiero Sollazzi

Webmaster: Paolo Puliti Collaborazione: Federica Frediani
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