Dove c'è musica di devozione, Dio è sempre a portata di mano con la sua presenza gentile (J. S. Bach)
Madre non mi far monaca:
una Monica che non vuol farsi Monaca,
una Melodia profana che vuol farsi Melodia sacra
A l c u n e o p e r e c o m p o s t e s o p r a " l' A r i a d e l l a m o n i c a "
G i r o l a m o F r e s c o b a l d i : " P a r t i t e s o p r a l a m o n i c h a "
In questa composizione è chiara la destinazione cembalistica. La raccolta dalla quale è tratta, il primo libro di toccate, ebbe cinque ristampe in ventidue anni dalla prima edizione, ciò a dimostrazione e conferma dell’importanza di tale opera e del successo riscosso fra i contemporanei. Oltre alla già citata aria della Monica troviamo anche, sempre sotto forma di partita, l’aria di Romanesca, l’aria di Ruggiero, l’aria di Follia a conferma di quanto asserito nella premessa; ricordiamo anche le singolari sei partite scritte sopra il "Capriccio" derivato dalla sovrapposizione del soggetto "Fra Jacopino" all’aria di Ruggiero.
La prima delle undici partite (o parti) espone in modo molto chiaro l’aria stessa, con una armonizzazione che non distrae l’ascoltatore ma contribuisce a rendere molto riconoscibile l’elemento popolare.
Da subito Frescobaldi rinuncia al primo suono in levare della melodia a favore di un attacco in battere sulla tonica.
In questomposizione è chiara la destinazione cembalistica. La raccolta dalla quale è tratta, il primo libro di toccate, ebbe cinque ristampe in ventidue anni dalla prima edizione, ciò a dimostrazione e conferma dell’importanza di tale opera e del successo riscosso fra i contemporanei. Oltre alla già citata aria della Monica troviamo anche, sempre sotto forma di partita, l’aria di Romanesca, l’aria di Ruggiero, l’aria di Follia a conferma di quanto asserito nella premessa; ricordiamo anche le singolari sei partite scritte sopra il "Capriccio" derivato dalla sovrapposizione del soggetto "Fra Jacopino" all’aria di Ruggiero.
La prima delle undici partite (o parti) espone in modo molto chiaro l’aria stessa, con una armonizzazione che non distrae l’ascoltatore ma contribuisce a rendere molto riconoscibile l’elemento popolare.
Da subito Frescobaldi rinuncia al primo suono in levare della melodia a favore di un attacco in battere sulla tonica.
Questo avviene anche in tutte le altre partite ad eccezione della seconda e della settima.
Nella seconda il primo suono della melodia (in levare) viene però dato in battere, provocando così uno spostamento di accenti rispetto alla metrica originale.
La sesta e decima partita sono caratterizzate da figurazioni virtuosistiche di carattere toccatistico.
Nella settima l’elemento in levare serve da spunto per le classiche quattro entrate fugate del soggetto; la melodia non è interamente citata se non relativamente a questo incipit ed ad altri piccoli frammenti.
L’undecima partita ritorna alla linearità dello spirito iniziale ma con una maggior ricchezza dovuta al nuovo ritmo puntato di chiara natura vocale che si evidenza nella seconda parte dell’aria.